SA TRONA-FUNTANA COBERTA-MINIERA CORTI ROSAS

Sabato 22 Gennaio 2022

  • Lunghezza: 43 Km
  • Dislivello: 1.400 m+
  • Difficoltà: Media
  • Orario: h 9.00 
  • Partenza: Sadali, Via G. Deledda, 2
  • Pranzo: Al sacco
  • Durata: Circa 7 h, comprese pause e visite ai siti di interesse.
  • Altro: Tutto pedalabile se non l’attraversamento di alcuni piccoli guadi. Presenza di alcuni strappi in salita con pendenze intorno al 15-18%. Fermate a (in ordine): Domus de Janas “Sa Fossada”, Sa Trona, Miniera Curti Rosas (entrata in miniera), Pozzo sacro “Funtana Coberta”.

Partiamo dalla chiesetta di San Giovanni in località “Fossada” dove c’è un ampio parcheggio, una sorgente e poco lontano (si va a piedi) le stupende domus de janas di Sa Fossada. Questa sarà la nostra prima tappa direttamente dopo aver preparato le bici.
Si parte poi verso il paese di Escalaplano che dista circa 3 km e lo si attraversa per tutta la sua lunghezza. Lasciato il paese iniziamo la discesa verso il Riu Flumineddu che andremo a guadare in bici. Inizia l’impegnativa salita per Serra su Cannone, quasi 2,5 km che ci fanno salire per 300 m. Si percorrono i bordi dell’altipiano che sovrasta la valle del Flumineddu per arrivare dopo circa 12 km dalla partenza allo sperone roccioso che si protrae nel vuoto conosciuto come “Sa Trona”. Dopo le spettacolari e adrenaliniche foto di rito, si riparte per prendere la tecnica discesa verso Riu Cuili Ierru che si guada a piedi. La risalita stavolta è più breve anche se non manca qualche piccolo tratto abbastanza ripido per “provare la gamba”.
Risaliti di quota, si percorre l’altipiano di Cea Manna (siamo già in agro di Ballao) in una larga sterrata, per un pezzo anche asfaltata, sino ad arrivare sotto Punta Giuanni Coccu dove intercettiamo la stupenda e divertente mulattiera a tornanti di “Craccallas” che scende decisa nuovamente verso il fiume. Questa volta lo attraversiamo comodamente sul punte di “Pramas” e continuiamo in direzione di Ballao. Arrivati in vista del centro abitato, deviamo nettamente a nord per raggiungere in breve il villaggio minerario di Corti Rosas sede della ex-miniera di Antimonio, la seconda in Sardegna per importanza dopo quella di Su Suergiu a Villasalto.
Il minerale, la Stibina o Antimonite (solfuro di antimonio) che fu scoperto a Corti Rosas già dalla fine del 1.700, fu coltivato industrialmente a patire dal 1896 insieme a quella di Villasalto, con il suo massimo negli anni ’30-’40 dove assieme le due miniere dettero lavoro a un migliaio di operai e il villaggio raggiunse il suo massimo splendore. La miniera continuò la produzione sino agli anni ’70 dopodiché venne chiusa e passò la proprietà al Parco geominerario della Sardegna. E’ possibile vedere diversi edifici ristrutturati (ma aimè già in parte saccheggiati) quali la foresteria, l’edificio dei compressori, la laveria e una galleria a livello con all’interno il vecchio carreggio e un pozzo di estrazione con le sue tramogge.
Riprendendo il cammino si arriva dopo pochi km al pozzo sacro di Funtana Coberta. Il pozzo, datato 1.200 anni a.c., con una forma “a chiave” è ben conservato ma purtroppo il crollo della cupola della tholos, avvenuto nel 2013, ha permesso il riempimento completo della scala di 12 gradini dove l’acqua raggiunge il livello del terreno circostante. Attorno a pozzo sono state messe alla luce i basamenti di diverse capanne nuragiche.
Proseguendo il giro si percorre 1 km della provinciale per Goni per lasciarla quasi subito per un sentiero che risale il Riu Su Mattuzzu che lo guada diverse volte sino ad intercettare una comoda sterrata. Un buon fondo ci accompagnerà gli ultimi 5 km non senza farci assaporare alcune “piccantine” ultime rampe ma anche la visita alla chiesetta di S. Salvatore e a una bella domus di janas poco prima del nostro arrivo alle macchine.