Escursione

OLIENA: ANELLO DEL SUPRAMONTE

presentazione

DIFFICOLTÀ: Medio-alta, salite lunghe e qualche tratto impegnativo. Tratti, mai troppo lunghi, da fare a spinta e/o portage
DURATA:7-8 h circa, con fermate per recupero e visite ai punti d’interesse

La base di partenza saranno i parcheggi per la sorgente di Su Gologone;i luoghi attraversati fanno parte tutti del territorio del SUPRAMONTE DI OLIENA che sarà anche teatro del prossimo Trail SXW 2024! Ci dirigiamo verso Oliena, lasciamo dopo 2 km l’asfalto passando dalla Carrareccia per Perda ‘e Littu e poi ancora per Jana ‘e Bentu (punto panoramico sulla valle del Cedrino con lo sfondo dell’Ortobene). Ci troviamo principalmente dentro un bosco e passiamo al cospetto delle alte bianche pareti calcaree oltre i 1000 m di quota, dove svetta imperiosa Punta Cusidore. Riguardo la difficoltà di questo tratto, lasciato l’asfalto, ci aspetta una salita impegnativa ma tuttavia non lunga e pedalabile (400-500 m) e poi qualche divertente tratto tecnico su roccia affiorante, sia in discesa che in salita, con limitate pendenze. Arrivati a Oliena e attraversato il centro storico ci dirigiamo verso la periferia puntando sempre in alto. Usciamo per la cementata che sale con 100 tornanti verso Monte Maccione, Qui inizia la parte più lunga e impegnativa del giro con quasi 900 m di dislivello. Tuttavia non è mai una salita continua ne con pendenze “ammazzacristiani”, si alternano anche tratti dove è possibile riprendere fiato, poi a Monte Maccione dove si trova il bar ristorante della cooperativa Enis, eventualmente possiamo recuperare meglio. Riprendiamo la cementata, che poi diventa lastricata e poi infine sterrata, verso la località Sas Prunas dove faremo rifornimento d’acqua alla fresca sorgente. Si consiglia di portare con sé 2,0-2,5 litri d’acqua, in quanto questa sarà l’ultimo punto di approvvigionamento idrico che troveremo per il resto del percorso! Passaggio agli imponenti lecci di “Tuones” e siamo già nel tratto più impegnativo della nostra ascesa: “Iscalas ‘e Pradu” (poco più di 1 km) ma dove la pendenza e un fondo ghiaioso “bastardo” sarà una bel test di prova per coloro che dicono di essere allenati e bravi in salita (naturalmente con la muscolare).Arriviamo a Prandu (1200 m s.l.m.) e qui solo obbligatori gli occhiali da sole tanta è la bellezza di quanto andremo a vedere. Un mare di calcare bianco si apre a perdita d’occhio. A sud svetta il Monte Corrasi, massima cima del Supramonte con i suoi 1463 m. A nord troviamo invece Punta Carabidda, Punta Sos Nidos, entrambe oltre i 1300 m di quota, e poco più in là Punta Cusidore che qualche ora prima guardavamo dal basso dalla prospettiva opposta! Iniziano ora divertenti sentieri in single track tra i calcari e i campi solcati” che sono stati recentemente risistemati rendendoli per lunghi tratti pedalabili, ma questo spesso è molto soggettivo. Passiamo per diversi cuili stile pinnettos, molti di questi risistemati o ricostruiti, recentemente, quali i cuili Vilitzi, Orgoi, Ortini, s’Uscradu, Sa Vicu, e Marghire Ruju per citarne alcuni. Sotto la punta Cusidore si estende la piana erbosa di Sovana (fosse sulle Alpi lo chiameremo alpeggio) dove un sottile e veloce sentiero in discesa ci condurrà a Campos Vaglios proprio sotto Monte Ortini da dove inizia la ormai famosa Badde Pentumas. Noi invece svolteremo poco prima, all’altezza di cuile Ortini, decisamente verso est, intercettando un non evidentissimo sentiero che ci condurrà gradatamente verso la valle di Lanaitto passando proprio sopra le grotte di Su Bentu, Corbeddu e Sa Oche, quest’ultima che valuteremo al momento se troviamo il tempo di passare (visita a pagamento). Arrivati a Lanaitto restano gli ultimi chilometri in sali-scendi su una larga e comoda sterrata, poi lastricata e poi cementata, che ci separano dalle macchine nel parcheggio di Su Gologone. Anche qui, oltre il chiosco sotto gli alberi dove possiamo ottemperare al nostro immancabile terzo tempo per l’idratazione e il recupero delle energie, è possibile fare la visita alla sorgente carsica più importante della Sardegna (visita a pagamento), per chi non la conosce vale la pena approfittarne!.  

PARTECIPA

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X-Wild A.S.D.

Se sei un pedalatore con una buona preparazione fisica e hai già una discreta padronanza nella guida su terreni accidentati, Supramonte X-Wild  A.S.D. è l’associazione che fa per te.
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