IL SENTIERO DELLE AQUILE
Sabato 20 Novembre 2021
- Lunghezza: 36 Km
- Dislivello: 1.100 m+
- Difficoltà: Media
- Orario: h 9.00
- Partenza: Osini
- Pranzo: Al sacco


- Durata: 6-7 h con fermate e visite ai punti d’interesse (Scala S. Giorgio, Grotta e Nuraghe Serbissi, Taquisara, Niala, Tostoinus, Sentiero delle Aquile, varie ed eventuali)
- Altro: Tratto di portage nella prima parte del Sentiero delle aquile e per scendere dal Nuraghe Serbissi
L’escursione partirà dal Paese di Osini che verrà attraversato per puntare verso la “Scala S. Giorgio”, una serie di tornanti entro delle diaclasi dei tacchi (canyon) che sovrastano il paese. Arrivati in cima all’altipiano carsico si procede verso nord per avvicinarsi al Nuraghe Serbissi che si erge a 950 m s.l.m. sopra uno dei rilievi calcarei che sovrastano l’abitato di Taquisara. Prima di arrivare al nuraghe attraverseremo con le bike l’omonima grotta che taglia con i suoi due ingressi la montagna, molto particolare con ampi vani che furono abitati in tempi diversi fin dall’epoca neolitica. Il Nuraghe ha una struttura articolata, molto bello e interessante, ed è visitabile (a pagamento ?). La discesa dal lato opposto richiede di scendere dalla bici per la presenza nel primo tratto di qualche gradino ma poi si prende un bellissimo single nel bosco che ci porta sino al parco del paese di Taquisara. Qui visita veloce alla vecchia Stazione e magari breve fermata all’unico bar del paese.
Si riprende verso nord su strada asfaltata per risalire il rilievo carsico sino a Serra Orruali dove lasceremo l’asfalto per dirigerci verso la località di Niala con le sue pozze e cascate immersa in un ambiente incantato; qui probabilmente faremo pausa pranzo sfruttando le sorgenti e l’area attrezzata. Si prosegue verso Cuile Tostoinus dove è stato ricostruito l’originale pinnetto con cammino separato dalla camera principale, anche qui c’è l’acqua e potrebbe essere un buon punto di sosta in caso di meteo freddo o piovoso.
Da questo punto inizia il “Sentiero delle Aquile”, da alcuni anni ben segnato, manutenzionato e reso fruibile. La prima parte di salita, dove sono presenti alcuni gradini, richiede di spingere o portare la bici, poi diventa molto divertente e guidabile ma sempre necessità di capacità tecnica e attenzione. Molto panoramico nel versante sud che da verso la vallata di Taquisara con di fronte il Nuraghe Serbissi. Attenzione nella discesa, è presente qualche gradino dove si consiglia di scendere dalla bici.
Il Sentiero termina dentro l’abitato di Taquisara che attraverseremo per prendere il tracciato della Vecchia ferrovia complementare, ormai smantellata, che ci regalerà gli ultimi panorami della giornata verso la valle di Gairo e il mare della costa di Cardedu e Bari Sardo. La sterrata termina nel paese di Osini e quindi velocemente si arriva alle Auto.
Naturalmente per chi vorrà trattenersi, TERZO TEMPO al Bar/Pizzeria Serra, ubicata all’ingresso del paese sulla via principale (lato Ulassai), casualmente vicino alle auto

