12/10/2020 XWILDER DOMENICO PINNA (DOM PINNA)

Supramonte XWild 2020. Sono il primo ad iscrivermi e scelgo la 310 km. Ho voglia di vedere un territorio che non conosco, infatti nessuno dei trail fatti fino ad ora ha attraversato quelle zone. Vengo dalla 300 km del Belvì trail chiusa in 40 ore e, assimilando le distanze (anche se con più dislivello) penso di poter finire anche questa in orario accettabile, magari qualche ora dopo…. Penso (male). Appena rilasciata la traccia, la carico su Koomot ed inizio a vedere il percorso. Mi sembra scorrevole, nel senso di molte strade, sentieri, sterratoni. Chiaramente non si vede in maniera dettagliata il fondo stradale e di conseguenza non si vede se pedalabile o no. Chiedo informazioni ad Alessandro Serra, Man Demuro, Alessandro Uccheddu e tutti mi parlano di una zona praticamente non pedalabile, nella quale sarebbe meglio arrivare di giorno per riuscire ad orientarsi meglio. Mi parlano della Scala e’ Surtana dove ti devi arrampicare con la bici… non so nemmeno cosa sia. Queste parole mi turbano un po’… guardo e riguardo la traccia più volte, ogni giorno, ma non mi sembra ci sia nulla di strano. Alleggerisco i bagagli rispetto a

Belvì, carico una borsa in meno e cerco di ridurre il peso sulla schiena.
Partenza il venerdì, pronti via e subito km di salita in asfalto (mi sa una decina) prima di entrare sul supramonte sopra Urzulei. Piccolo tratto non pedalabile, mi guardo attorno e mi rendo subito conto di quello che mi aspetta… il fondo è diverso dalle altre zone dove sono stato: ciottoli, ciottoli di tutte le grandezze che ti bloccano e ti fanno scendere dalla bici. Non ho sottovalutato il trail, non lo faccio mai, nemmeno nelle zone che conosco (figuriamoci questa volta). Calma, scendo e via a piedi. Si passa per una valle che ha ancora l’erba ghiacciata (mi parlano di circa 1.5 gradi) e dopo circa 60 km (viaggio da solo) arrivo ad Orgosolo. Trovo al cp Alessandro e Man che avevano allungato parecchio e che stavano già ripartendo. Mi siedo a mangiare qualcosa e riparto dopo un po’….. li riprendo dopo qualche ora e da lì viaggiamoassieme fino a quel tratto tanto temuto (per fortuna). Ci arriviamo di giorno e lo superiamo di notte….. ore ed ore di portage (bici a spinta e molte volte in spalla)…. Interminabile. Arriviamo ad Oliena. Man riparte subito, io ed Alessandro intorno alle 3 del mattino. Viaggiamo assieme con la dovuta calma, mi spiega dove siamo, essendoci lui già passato l’anno scorso. Scala e’ Surtana….. bici in spalla e via, qualche ora per superarla e di nuovo in sella. Dorgali e il cp di Cala Gonone. Mangiamo qualcosa e ripartiamo… sta per arrivare il momento in cui le nostre tracce si divideranno (Ale sta sulla 230 km). Arriviamo al Passo Genna Silana e troviamo Man fermo a mangiare, facciamo lo stesso. Ripartiamo tutti e 3 assieme e dopo qualche km arriva Federico Usai (quanto ha camminato!?!?!?) che prosegue con noi. Le tracce si dividono e continuo con Man e Federico fino al 4 CP. Penso di ripartire quasi subito, sono le 20, forse le 21 ed ho voglia di accelerare per tentare di finire ad un orario accettabile. Gli altri mi guardano un po’ così…. quello che mi aspetta è abbastanza pesante per ripartire senza riposare. Chiamo a casa ma è tutto ok, mi tranquillizzo e mi fermo qualche ora anch’io. Ripartiamo alle 4 per

Cala Sisine (un peccato esserci arrivati col buio) e proseguiamo verso Baunei. Dico a Federico se vuole di andare, vedo che ha un altro passo e non voglio rallentarlo… “macchè” mi risponde, ma vedo che scalpita. Allunga prima di Baunei e dopo aver mangiato ripartiamo assieme. Gli ripeto le stesse parole… alla fine va via e mi rilasso un po’ anch’io. Il fatto di avere una persona più veloce davanti, mi spinge a forzare per stargli dietro col rischio di scoppiare. Restano una trentina di km fino ad Urzulei. Sono abbastanza stanco e le ultime rampe dentro il paese sono la frustata finale. Arrivo al qg dove trovo Monica che mi da qualcosa da mangiare. Mi rilasso un’oretta, foto con l’attestato e via in macchina.

E’ stata una bella avventura e l’ho chiusa bene. Ho visto tanti posti nuovi. Spettacolare.

Grazie ad Antonio Marino, Maurizio Doro e Monica Angioni per aver confezionato questo trail, faticoso ma entusiasmante. Grazie a tutto il personale dei vari cp per l’accoglienza… non ci hanno fatto mancare nulla.
Alla prossima